Gruppo Mani Tese di Roma - roma@manitese.it

giovedì 26 giugno 2008

Le tue prossime vacanze? I campi estivi di Mani Tese!

T’HA D’ADATTA’!

Che se po’ fà? Cresci decrescendo!

Si sto tre ggiorni all'ospedale

si fanno 'na centrale nucleare

si se scioje la calotta polare

se 'a maghina fa 'n frontale

a me me pare da sta' male,

però cresce er prodotto nazionale...

ma ve sembra ‘n mondo normale?

 

Se qualcuno sostiene che crescere sia un bene, Mani Tese è convinta che “decrescere” sia decisamente meglio!

Ecco perchè il Gruppo Mani Tese di Roma organizza un campo di studio e lavoro dal 26 luglio al 3 agosto, sul tema della decrescita felice come stile di vita che permette alle persone di vivere bene senza togliere la possibilità agli altri di fare altrettanto. All’interno del campo saranno presenti momenti di studio e approfondimento del tema a cui saranno affiancate attività di sgombero e raccolta degli oggetti usati e laboratori di buone pratiche. Durante tutto il campo, inoltre, sarà aperta dai volontari e dai partecipanti al campo la tenda–mercatino dell’usato, che in quei giorni offrirà la possibilità alle persone di fare acquisti e di avere informazioni sugli argomenti del campo, sui progetti di Mani Tese e sulla cooperazione in generale.

Le offerte raccolte durante il campo andranno a sostegno del progetto n. 2124 in Mozambico.

Che aspettate ad iscrivervi?!

Info e iscrizioni: www.manitese.it


martedì 24 giugno 2008

Premio Fundraising Awards Italia

L'iniziativa "Molto più di un pacchetto regalo", realizzata con le librerie laFeltrinelli lo scorso dicembre,ha vinto il premio Fundraising Awards Italia, come miglior campagna di Cause Related Marketing. Sono stati particolarmente apprezzati i risultati raggiunti in termini di raccolta fondi e il determinante ruolo avuto dai volontari. Complimenti a tutti!

Il campo si avvicina...

La Commissione Campo del nostro gruppo sta lavorando per definire gli ultimi dettagli organizzativi, logistici e contenutistici del campo!
La postazione della tenda dell'usato è decisa, le zone di raccolta e la sede del campo anche, e a breve partirà la raccolta dei viveri necessari per nutrire i campisti!
Vi aspettiamo!

mercoledì 18 giugno 2008

Lester Brown

Il 16 e 17 giugno all’Auditorium di Roma si è svolta la conferenza “Strategie per un pianeta Sostenibile”, organizzata in occasione dei 40 anni del Club di Roma e i 100 anni dalla nascita del suo fondatore, Aurelio Peccei.
Pubblichiamo alcuni appunti sull’intervento di Lester Brown, fondatore e presidente dell'Earth Policy Institute, un'organizzazione no-profit e interdisciplinare il cui scopo è elaborare un piano per un futuro sostenibile e un percorso che indichi come arrivarci. È stato inoltre fondatore e presidente del Worldwatch Institute, considerato il più autorevole osservatorio sui trend ambientali del nostro pianeta. Nel corso della sua carriera Lester Brown ha pubblicato più di 50 libri, tradotti in oltre 40 lingue, e ha ricevuto 24 lauree honoris causa. E’ stato definito dal Washington Post come "uno dei pensatori più influenti del mondo".


Lester Brown inizia il suo intervento citando alcuni dati sullo scioglimento dei ghiacci polari: nell’estate 2007, gli esperti sono rimasti sbalorditi dalla fusione in una sola settimana di un’area ghiacciata pari a quasi due volte l’estensione della Gran Bretagna. Blocchi di ghiaccio del peso di parecchi miliardi di tonnellate si staccano dalla calotta glaciale e crollano in mare, causando terremoti con il loro peso.
Anche i ghiacciai continentali si sciolgono, e questo rischia di avere impatti pesanti sulla disponibilità idrica: Il Gange e il Fiume Giallo, non più alimentati dalla presenza perenne dei ghiacciai, potrebbero diventare corsi d’acqua stagionali, mettendo a rischio la produzione di cereali e riso delle regioni che attraversano.
Rischiamo di fare la fine delle civiltà che prima di noi si sono scontrate con i limiti del loro ambiente? Sumeri , Maia, sono scomparsi a causa della salinizzazione delle terre agricole e della deforestazione: non si tratta più di “salvare il Pianeta”, ma di “salvare la nostra civiltà”.

Un nuovo problema si impone all’attenzione: il picco del petrolio. Non importa se sia già passato o se si verificherà fra qualche anno: la produzione di petrolio sta per iniziare un lento declino, se non l’ha già iniziato: ci aspetta un mondo molto diverso dall’attuale.
I prezzi degli alimenti sono in crescita, e le scorte di molti Paesi sono ai livelli minimi; in passato le crisi alimentari erano determinate principalmente da siccità o alluvioni occasionali, ma ora la situazione è diversa. Siamo in presenza di una popolazione che continua a crescere, e che vuole cibo di migliore qualità, passando da una dieta essenzialmente vegetariana a un aumentato consumo di carne, il che comporta una maggiore necessità di cereali da usare come mangime. I biocarburanti entrano in competizione con il cibo: negli USA, la produzione di cereali continua a crescere, ma tutto l’aumento è stato assorbito dalla produzione di biocarburanti.

I problemi principali da affrontare sono:
- la carenza di acqua, che minaccia anche Paesi come Cina, India e USA; fra i principali produttori agricoli;
- l’erosione del suolo, che provoca la perdita di terreni agricoli;
- le temperature crescenti: un aumento di un grado di temperatura media provoca una diminuzione del 10% della produzione alimentare; da notare che la produttività, aumentata tantissimo negli ultimi anni, sembra aver raggiunto il suo picco e non aumenta più.

Quali sono le azioni da compiere?
- tagliare le emissioni di anidride carbonica dell’80% entro il 2020;
- stabilizzare la popolazione mondiale, evitando di superare gli 8 miliardi di persone;
- aumentare l’efficienza energetica (ad esempio usando le lampadine a risparmio energetico, ma anche con automobili e sistemi produttivi più efficienti)
- aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili;
- piantare alberi, che possono assorbire l’anidride carbonica.

Il Texas, la terra del petrolio, soddisfa i bisogni di un terzo della popolazione con l’eolico: un
petroliere ottantenne ha appena investito 10 miliardi di dollari nel vento: al contrario di un pozzo petrolifero, il vento non si esaurisce.
Abbiamo tante fonti di energia a disposizione: in Algeria è in progetto un impianto di solare termodinamico che produrrà elettricità da esportare in Europa. Se tutto il deserto dell’Algeria fosse coperto da impianti del genere, potrebbe soddisfare il bisogno energetico mondiale!
E’ necessario modificare i sistemi di tassazione e includere nei costi le esternalità ambientali (i costi indiretti, ad esempio il costo dei danni causati dai cambiamenti climatici o dall’inquinamento). Cambiare non la quantità totale di tasse, ma che cosa si tassa.
Come il comunismo è fallito perché si basava su un mercato privo di “verità economica”, così il capitalismo potrebbe crollare a causa della mancanza di “verità ecologica”.

Dopo l’attacco di Pearl Harbor, all’entrata nella seconda guerra mondiale, gli USA hanno dovuto produrre una quantità enorme di armi in poco tempo: migliaia di carri armati, aerei, navi, cannoni. Tutti gli industriali sono stati chiamati a contribuire, e hanno modificato la produzione nel giro di mesi! Questo ci insegna che possiamo cambiare il sistema energetico in pochi anni!
Negli USA recentemente sono stati presentati 151 progetti di centrali a carbone, ma sono state in buona parte bloccate, e le restanti rischiano di essere bloccate anche loro: sia a causa della forte opposizione della popolazione locale, sia perché i finanziatori vogliono essere sicuri che saranno economicamente convenienti anche se gli USA dovessero introdurre limiti e tasse sulle emissioni di anidride carbonica; ma questo non è possibile.
Lester Brown dice di non avere fiducia negli accordi negoziati internazionali, ma nelle azioni individuali, dei singoli Paesi e delle singole persone. E’ sempre più urgente la necessità di organizzarsi, impegnarsi, e ristrutturare l’economia globale.

E’ appena uscito per le Edizioni Ambiente l’ultimo libro di Lester Brown, Piano B 3.0 : il testo integrale si può trovare qui.

martedì 3 giugno 2008

Serge Latouche sulla decrescita

La seconda e la terza parte dell'intervento di Serge Latouche a Torino.

lunedì 2 giugno 2008

Prossimi appuntamenti!

Sabato 7 giugno dalle 16 alle 24 parteciperemo alla XV edizione della Festa della Cultura organizzata alla Garbatella dall'associazione Controchiave.

Chi ci sarà?
- Banchetti di sostegno a un’associazione;
- Banchetti d’informazione su associazioni, progetti, iniziative;
- Iniziative (anche individuali) che permettono di sostenere associazioni.

Mani Tese sarà presente con la sua tenda dell'usato, con artigianato africano e con materiale informativo sulle nostre campagne e attività.

Dove? Lato sinistro e destro di Via Magnaghi (tratto dagli Archi di Piazza Sauli all’incrocio con Via di Monte Corvino)



Domenica 8 Giugno saremo invece a Rocca Sinibalda per la gara cicloamatoriale organizzata dai nostri amici e sostenitori del Gruppo Sportivo TurBike Roma! Anche qui porteremo la tenda dell'usato.
Vi aspettiamo!

Serge Latouche sulla decrescita

La prima parte dell'intervento di Serge Latouche a Torino, dal blog
Ecoalfabeta:

Serge Latouche: la decrescita come utopia concreta